Il vicepresidente degli Stati Uniti, Vance, in Israele per cercare di mantenere salda la tregua con Gaza. Le ultime voci sui timori di Trump.
La tregua a Gaza in bilico, soprattutto dopo gli ultimi raid di Israele dove sono stati sganciate ben 153 tonnellate di bombe a detta di Netanyahu. In questo senso è da leggere il lavoro degli Stati Uniti che con il vicepresidente JD Vance, in visita in territorio israeliano, cercherà di riportare l’ordine e mantenere la pace con Hamas.

Gaza, Vance in Israele per mantenere la pace
Ultime ore decisamente delicate a Gaza dove la tregua resta in bilico. Nella serata di lunedì, Hamas ha consegnato alla Croce rossa la salma di un ostaggio israeliano, poi consegnata alle autorità israeliane. Il ministero della Salute della Striscia ha poi fatto sapere che 45 palestinesi sono stati uccisi nelle ultime 24 ore dal fuoco dell’Idf.
La situazione potrebbe rientrare con l’intervento americano con particolare attenzione all’arrivo in Israele di JD Vance. Infatti, il vicepresidente Usa è atteso in queste ore dopo essere partito nella serata di lunedì con sua moglie. Secondo fonti Usa, Vance visiterà il centro di comando dove sono di stanza 200 militari Usa incaricati di supervisionare l’applicazione dell’accordo di cessate il fuoco.
Il timore di Trump su Netanyahu
In questo senso, la presenza del vicepresidente Usa in Israele sarebbe dettata anche da un’altra ragione. Secondo quanto riferito dal New York Times, infatti, Washington teme che il premier israeliano Benjamin Netanyahu possa porre fine al cessate il fuoco a Gaza e tornare alla guerra contro Hamas. In questa ottica, sponda americana ci sarebbe un elevato livello di preoccupazione che Netanyahu possa agire attivamente contro l’accordo di pace mediato dal presidente Trump. Ecco perché durante la loro visita in Israele, il vicepresidente J.D. Vance e gli inviati Steve Witkoff e Jared Kushner giocherebbero un ruolo decisivo nel fare pressione su Israele al fine di non indebolire l’accordo con Hamas.